SULTANAHMET: LA MOSCHEA BLU

La Moschea di Sultanahmet (Sultanahmet camii), fu costruita dall'architetto Sedefkar Mehmed Agha su commissione del sultano Ahmet I.

Si trova nel distretto di Fatih, nel quartiere (mahalle) di Sultanahmet, che prende il nome proprio dalla moschea.
È la più grande moschea di Istambul.
Fu edificata su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, di fronte alla basilica di Santa Sofia ( a quel tempo la mosche più venerata di Istambul) e all'ippodromo.
Con i suo 6 minareti è seconda solo alla moschea della Mecca che ne ha uno in più. 
I lavori per la costruzione iniziarono nel 1609 e l'inaugurazione avvenne  1917, ma fu completata sotto il potere di Mustafa I, successore di Ahmet I.
La foto della moschea venne  stampata sulle banconote da 500 lire in circolazione dal 1953 al 1956.
È conosciuta anche come la Moschea blu  per via delle 21.043  maioliche di İzmit (l'antica Nicea) che virano da blu al turchese e rivestono internamente la cupola e le pareti.
 Queste maioliche sono rischiarate dalle 260 finestrelle e conferiscono alla sala della preghiera un' atmosfera unica e molto suggestiva.

Curiosità

• Il Sultano Ahmet I, commissiò questo imponente edificio per riportare in auge la potenza degli ottomani dopo la sfortunata guerra di Persia. Date le sue manie di grandezza, per superare la maestosità della moschea di Solimano e di Hagia Sofia, ordinò all'architetto di realizzare i minareti in oro (altın). Quest'ultimo però fraintese e realizzò sei (altı) minareti eguagliando la moschea della Ka`ba alla Mecca. La cosa non fu ben accetta e scatenò molte polemiche, così il Sultano Ahmet, per placare gli animi, inviò l'architetto alla Mecca e gli fece aggiungere il settimo minareto.
• Le 260 finestre della mosche di Sultanahmet originariamente erano in vetro di Murano ed erano state donate dai dogi di Venezia.

https://youtu.be/gnCQ_C6yLh4

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